Postato da Marco Riccardi il
Segui il trend
Un principio ma anche un monito: coloro che hanno operato contro di esso sono andati incontro alla rovina.
Per molti trader seguire il trend è il fondamento della strategia operativa. Pertanto, una volta che un trend viene riconosciuto, l’operatività è permessa solo in favore di esso, poiché ritenuta dal punto di vista delle probabilità più favorevole.
Per quanto questo principio suoni ragionevole, riuscire ad applicarlo non è cosa facile.
Osservando le candele di un grafico, è possibile a colpo d’occhio farsi un idea del trend del periodo, tuttavia non è cosa semplice comprendere quando tale trend finirà.
Un espediente che viene adottato è quello di osservare lo strumento impiegando timeframe differenti, al fine di individuare un trend superiore che spieghi quello osservato.
Ad esempio, osservando un grafico D1, ci si può fare un’idea del trend attuale di lungo periodo che influenzerà la visione del trend impiegando candele H1.
Se sul giornaliero viene identificato un trend rialzista in atto da molti giorni, e su H1 un trend ribassista, questo potrebbe significare che il trend superiore è prossimo alla fine.
Le moderne tecniche di analisi dei mercati permettono anche l’impiego di indicatori tecnici per individuare l’inizio di un nuovo trend e quindi il termine del trend precedente.
Questi strumenti sostituiscono oppure integrano il parere dato dall’occhio umano, al fine di stabilire in modo rigoroso quando e come operare.
Questo articolo si occupa di descrivere alcuni degli indicatori più usati, mostrandoli nella loro essenza, attraverso un’interpretazione semplicistica volta a produrre un risultato immediato.
Per mostrare questo, ogni indicatore viene affiancato alla rappresentazione del trend operativo nudo e crudo, senza sfumature: rialzista, ribassista, neutro.
Ventaglio medie mobili
Questo strumento di analisi è composto da due o più medie mobili.
Se tutte le medie mobili impiegate sono posizionate al di sopra della candela osservata, questo strumento indica un trend ribassista.
Se tutte le medie sono posizionate al di sotto della candela, allora viene indicato un trend rialzista.
In tutti gli altri casi, non viene definito in modo univoco un trend, di conseguenza questo è considerato neutro.
Nell’immagine vengono rappresentate le medie mobili e l’indicatore di analisi del trend impiegato.
Questo rappresenta una linea verde (valore positivo) quando le medie mobili indicano un trend rialzista ed una linea rossa (valore negativo) quando le medie indicano un trend ribassista.
In corrispondenza di molte candele non viene definito nessun tipo di trend, poiché le medie mobili non sono tutte in accordo.
RSI
In quanto oscillatore, lo scopo principale di questo strumento è individuare la forza del trend attuale. Tuttavia per fare questo, deve in primo luogo identificare il trend attuale.
Da questo tipo di strumento di analisi vengono elaborate due risposte:
- direzione del trend
- inversione del trend
Per individuare la direzione, si osserva il valore di RSI rapportato al livello 50 (ovvero la metà della scala), il livello di iper-comprato (70) e quello di iper-venduto(30).
Se RSI è superiore a 50 ma inferiore a 70, viene identificato un trend rialzista.
Un trend ribassista viene identificato se RSI è inferiore a 50 ma superiore a 30.
Per stabilire se il trend è prossimo ad un’inversione, occorre mettere in relazione il valore attuale rispetto ai livelli di iper-comprato (70) ed iper-venduto (30).
Pertanto se RSI è superiore a 70, viene identificato un trend ribassista. Se è inferiore a 30, un trend rialzista. In tutti gli altri casi, non viene identificato nessun trend.
Nell’immagine è rappresentato un grafico con agganciato l’indicatore RSI e l’indicatore di trend impostato su RSI direzione (sopra) e RSI inversione (sotto).
Nella modalità inversione vengono prodotti pochi segnali ma nei punti dove effettivamente è avvenuto un cambio di trend.
Bande di Bollinger
Questo indicatore è utile sia per individuare la volatilità del mercato che per identificare la direzione.
Sono stati prodotti due valori anche da questo strumento: direzione ed inversione.
Per individuare la direzione, si rapporta il valore del prezzo di mercato rispetto alla mediana ed alle due bande.
Se il prezzo è superiore alla mediana, ma inferiore alla banda superiore, viene identificato un trend rialzista in atto.
Se il prezzo è inferiore alla mediana, ma superiore alla banda inferiore, viene identificato un trend ribassista in atto.
Per individuare l’inversione, occorre individuare le candele che superano le bande esterne.
Pertanto le candele che chiudono al di sopra della banda superiore, avvisano del possibile inizio di un trend ribassista. Parimenti quelle che chiudono al di sotto della banda inferiore, avvisano di un trend rialzista.
Anche in questo caso, le segnalazioni di inversione sono inferiori a quelle di direzione, ma a differenza di queste sono concentrate nei punti in cui effettivamente un nuovo trend è iniziato.
ADX
Anche questo strumento può identificare sia la direzione che la volatilità.
La direzione si ottiene osservando i valori plus e minus. La volatilità osservando il valore ADX.
Viene identificato un trend rialzista quando plus è superiore a minus e adx è superiore a 25.
Viene identificato un trend rialzista quando plus è inferiore a minus e adx è superiore a 25.
A causa del requisito di volatilità, il trend non viene identificato in tutte le candele. Questo però può permettere di filtrare i movimenti laterali del mercato.
Unire il tutto
Una volta definita la tecnica di individuazione del trend per ciascun indicatore, si può procedere alla somma algebrica dei vari segnali, al fine di ottenere un’indicazione combinata di trend.
Quindi, se gli indicatori identificano il trend in questo modo:
- ventaglio medie: rialzista
- RSI direzione: rialzista
- RSI inversione: ribassista
- ADX: neutro
- Bollinger: ribassista
- Bollinger inversione: rialzista
Pertanto:
- 3 segnalazioni su 6 sono a favore di un trend rialzista
- 2 segnalazioni su 6 identificano un trend ribassista
- 1 segnalazione su 6 è neutra
Questa situazione potrebbe suggerire sia che il trend è rialzista, che il trend è in corso di cambiamento, poiché non tutti gli indicatori sono in accordo.
Eseguendo la somma algebrica di queste segnalazioni si può ottenere la forza del trend.
Assegnando ad ogni segnale rialzista il valore +1, ad ogni segnale ribassista il valore -1, ad ogni segnale neutro il valore 0, il totale risulta +1 (+3 - 2 + 0).
Nell’immagine sul grafico sono stati agganciati gli indicatori impiegati e quello di segnalazione trend in modalità combinata (in basso).
Si può notare che ora viene prodotto un insieme di valori irregolari e non più solo 3 possibili valori (+1, -1, 0).
Se il valore è molto alto o molto basso, significa che molti indicatori sono in accordo e questo potrebbe dare maggiore valore al trend identificato.
Per contro, se il valore è vicino allo zero, può significare che le segnalazioni sono contrastanti, dunque il trend è ancora in fase di definizione.
Trading System
Per comprendere la validità dell’indicatore, è necessaria la realizzazione di un trading-system.
Impiegando l’indicatore di trend combinato, è possibile comandare l’inserimento di ordini nel momento in cui l’indicatore di trend raggiunge una certa forza.
Al fine di testare la validità degli strumenti di analisi, la chiusura dell’ordine va effettuata non appena il trend in essere si affievolisce o si inverte.
Esiste un indicatore o un insieme di indicatori capace di identificare il trend meglio di altri?
Se si, allora si può ottenere un risultato migliore selezionando una determinata quantità di indicatori anziché impiegarli tutti.
Tale scelta è in funzione del tempo? Può quindi variare dall’oggi al domani, oppure in base allo strumento impiegato vi sono indicatori che sono sempre più efficaci?
In un articolo futuro prenderò in esame queste domande e mediante la produzione di un trading system e della piattaforma di trading Metatrader 5, tenterò di dare una risposta a queste domande.